Oltre ai corsi di tedesco l'ACIT organizza conferenze sulla Germania e sulle aree di lingua tedesca attraverso approfondimenti di storia, musica, architettura, letteratura, mostre.
Inoltre promuove concerti ed altre manifestazioni culturali.
I prossimi appuntamenti
DUO DIESIS
Innocenzo Oliva - Sax Lorenzo Cucchi - Pianoforete
Omaggio a Robert Schuman e Franz Schubert e agli autori tra vita e scrittura
Approfittare di un testo già esistente è una tentazione divenuta pratica consolidata e a volte perfino abusata sin da quando il cinema ha emesso i primi vagiti.
Trasporre le pagine scritte, anche di opere teatrali, in immagini filmate permette a registi e sceneggiatori di farle proprie, tradendole per necessità – si tratta pur sempre di due linguaggi diversi, per quanto compatibili – o addirittura per piacere, a volte dimostrando a pieno titolo che le opere dei grandi autori sono attuali, eterne, in altre occasioni divertendosi a smontarle o a decontestualizzarle in esercizi di stile che difficilmente si rivelano del tutto sterili.
Perché lo scrittore la sua presenza la fa sentire comunque.
Trasposizione cinematografica dell’opera espressionista di Brecht. 1969: Baal (Rainer Werner Fassbinder), poeta geniale e anarchico che vive in una soffitta e legge le sue poesie ai tassisti, viene dapprima osannato e poi rifiutato dalla società borghese.
Si troverà così a vivere avventure personali sconvolgenti, che lo porteranno a una prematura morte.
Rispetto alla crisi economica della Repubblica di Weimar, il classico di Alfred Döblin “Berlin Alexanderplatz” è qui ambientato nell’attuale RFT: il protagonista si chiama qui Francis ed è fuggito dalla Guinea-Bissau per rifarsi una vita in Europa.
Sopravvissuto auna tempesta in mare e a un naufragio, si ripromette di diventare un uomo perbene.
CINEFORUM IN TEDESCO AFFINITÀ ELETTIVE BERLIN ALEXANDERPLATZ
Con la partecipazione di Anke Feuchtenberger che presenterà il suo libro “Genossin Kuckuck” (Compagna Cucu).
COCONINO FEST 2024
Coconino Fest prende il nome dalla contea in cui è ambientato Krazy Kat di George Herriman, uno dei primi capolavori del fumetto.
Nei suoi venti e passa anni di vita ha fatto la rivoluzione, cambiando la percezione del graphic novel nel nostro paese, tenendo a battesimo i più grandi nomi italiani, come Gipi, Davide Reviati, Manuele Fior, Paolo Bacilieri, pubblicando maestri quali Andrea Pazienza, Massimo Mattioli, Filippo Scòzzari, Guido Buzzelli, Altan, e dando spazio per prima agli autori internazionali destinati a diventare classici, tra cui Daniel Clowes, Charles Burns, Chris Ware, David Mazzucchelli, Jiro Taniguchi, Kazuo Kamimura, Suehiro Maruo, Manu Larcenet, David B, Christophe Blain, Emmanuel Guibert, Ruppert & Mulot.
Mai accomodante, coraggiosa nelle scelte perché solida sulle gambe delle grandi storie che offre, il compito di Coconino è portare ai lettori ciò che ancora non si aspettano: fumetti che espandono la grammatica del racconto, naturalmente calati nelle più feconde ricerche artistiche di questi anni.
Coconino mette sempre al primo posto le Storie.
Direttore Editoriale: Giovanni Ferrara
TEATRO LABORATORIO in lingua tedesca
IMPROVISATIONSTHEATER FÜR JUGENDLICHE IN DER FREMDSPRACHE DEUTSCH
I nuovi obblighi in materia di catene di fornitura alle imprese tedesche
Con Antonio Zangaglia – Vice presidente ACIT Ravenna Massimo Melega – Presidente Federmanager BO-FE-RA Roberto Bozzi – Presidente Confindustria RA Michele de Pascale – Sindaco di Ravenna Daniele Rossi – Presidente AdSP Francesco Santi – Presidente AIAS
Biglietti 5 euro, non numerati, in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri, aperta da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 – Tel. 0544-249244 – On line www.teatroalighieri.org – Clicca per acquistare – Presso gli IAT di Ravenna e Cervia e presso le filiali de La Cassa di Ravenna, con 10% di diriti di prevendita.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ingresso gratuito
Cineforum in tedesco
Nei mesi di aprile e maggio avremo due film direttamente dal Festival del Cinema Tedesco di Roma, che subito dopo proietteremo noi a Ravenna!
27.04.2022 – “Es gilt das gesprochene Wort”, Regia: Ilker Çatak, D/F 2019, 122min. 23.05.2022 – “Mein Ende. Dein Anfang.”, Regia: Mariko Minoguchi, D 2019, 111min.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ingresso gratuito
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Walchensee forever Regia Janna Ji Wonders. Germania 2020, 111 minuti.
Immerso in un paradisiaco paesaggio alpino, tuttora esiste un ristorante che si affaccia sul lago bavarese di Walchensee, fondato 100 anni fa dalla bisnonna della regista. Questo è il punto di partenza e il centro dell'epopea familiare tutta al femminile che abbraccia quattro generazioni - un secolo di storia, tra autorealizzazione, senso del dovere e ricerca delle proprie origini e del proprio destino; un Heimatfilm.
Tutto un secolo si riflette in questa epopea familiare, marcata soprattutto da donne forti: Poco dopo la fine della prima guerra mondiale, la bisnonna della regista si trasferisce sul lago bavarese di Walchensee e apre nel meraviglioso paesaggio alpino un ristorante per gli escursionisti; persino stando dietro ai fornelli, la sua è una presenza mondana e imponente, come rivelano vecchie fotografie. Sua figlia Norma continua a gestire l'attività fino alla vecchiaia, sempre con rigore e senso del dovere, tanto da spingere le sue figlie, Frauke ed Anna, ad avventurarsi nel mondo per ritrovare sé stesse: Anna approderà nella comunità di Rainer Langhans, mentre Frauke sceglierà di togliersi la vita. Le conversazioni aperte e a volte dolorose che la regista Janna Ji Wonders ha avuto con sua madre Anna compongono la struttura del film e vengono integrate da riprese che immortalano l'affettuoso rapporto tra una nipote e la sua anziana nonna Norma. Il film è una ricerca sui concetti vita, origine, casa e destino. Fortunatamente, in questa famiglia, sono sempre state fatte numerose riprese e fotografie, che donano particolare ricchezza visiva a questa saga familiare tutta al femminile, che nella cornice quasi magica del lago di Walchensee, trova un punto di ancoraggio, oggi gestito da amici della regista.
Giudizi della stampa:
"Nella prima, incantevole scena, Janna si presenta come la 'Fata del Walchensee'. Ha cinque anni, porta una corona di fiori tra i capelli e con i suoi racconti sa ammaliare proprio come una fata. Una figlia dei fiori, la cui bisnonna fondò nel 1920 un ristorante per escursionisti sul lago di Walchensee, tuttora attivo: 'casa d'elezione' per tutta la famiglia, che il film presenta in linea matriarcale, un'oasi di pace, dove potersi rifugiare, gestita dalle donne direttamente dalla cucina. Il lago profondo, il magnifico panorama alpino, un luogo idilliaco e magico che conferisce a tutte le donne un'aura da fate del lago e misteriose ondine. Non importa quanto diversi possano essere i loro progetti di vita - da Norma, ben radicata in quel contesto, consapevole dei propri doveri, ad Anna, una giramondo che si imbarca nella ricerca spirituale del senso: tutte le donne hanno dovuto, e devono ancora, affermare i propri percorsi di fronte al trionfalismo degli uomini e alle strutture patriarcali. (...) Sin dalla prima scena con la piccola Jana, di soli cinque anni, ci si interroga sulla fine fatta dalla "zia Frauke", recentemente scomparsa. Le domande attorno al destino di Frauke sono state, per la regista, lo stimolo decisivo per realizzare questo film. Malgrado tutte le ombre, che il fallimento può gettare sui destini e sui percorsi di vita, lo sfaccettato e poliedrico tessuto narrativo lascia comunque il dovuto spazio a passaggi luminosi della vita, alla felicità per le imprese avventurose - e alla possibilità di tornare a casa, in un luogo magico come il Walchensee". (Rainer Gansera, filmdienst.de)
"Il lago di Walchensee si trova a 800 metri sul livello del mare', avverte Wonders facendo riferimento all'intensità dei raggi solari. È una calda giornata di luglio. La Wonders è seduta sulla panchina accanto al Café Bucherer, dove è ritratta anche nella locandina del film, con sua madre e sua nonna. Il ristorante è stato fondato dalla sua bisnonna Apa. ‘Per me, è come se avessi iniziato il film quando ero bambina’, spiega la Wonders. ‘Solo che all'epoca non avevo idea che stessi facendo un film’. Per realizzarlo, la Wonders ha raccolto lettere, filmati e fotografie dall'archivio di famiglia. 'Tutto materiale dal 1918 a oggi,' dice, 'Super 8, pellicole 16 millimetri ...'. Ha scelto di lasciare tutto in originale, senza ritocchi. E poi ha sapientemente intrecciato vecchi materiali con nuove riprese - quelle dell'intervista a sua madre - rendendo organici anche i salti temporali. 'È stato un superamento', afferma la Wonders parlando della sua decisione di fare il film. Avrebbe cambiato il suo rapporto con la madre? Alla fine, anche lei ha dovuto impegnarsi per lasciarsi coinvolgere. 'Ho iniziato girando con un operatore e un tecnico del suono, ma mi sono resa conto che non poteva funzionare'. Doveva ricondurre il tutto a un gioco, proprio come allora, quando lei e sua madre si filmavano. Doveva esserci di nuovo intimità. Anna Werner, la madre, si è aperta con impressionante onestà e potenza, mettendosi a nudo - e lo spettatore diventa parte di un'intimità che probabilmente esiste solo tra madre a figlia. Vediamo la Werner nell'atto di partorire sua figlia Jana, mentre litiga con sua madre, come una ragazza hippie che balla a San Francisco. Anna Werner racconta la storia dei suoi genitori, iniziata come una favola, in cui un bell'artista durante uno dei suoi viaggi, si innamora di una ragazza di Walchensee. La relazione, tuttavia, si interrompe quando lui ritorna dalla guerra. 'Portò la guerra in casa’, ricorda la Werner nel film - leggendo la lettera d'addio scritta dal padre alla madre: ‘In tutta la tua vita non hai mai saputo scegliere tra tua madre e tuo marito’. (...) 'La vita com'era, sì, nel film si riduce a pochi minuti.' Sorridendo, lei [Janna Ji Wonders] guarda l'acqua. 'Ma in fondo questa è l'essenza'. Il suo sguardo si peder tra le montagne sull'altra riva. Come sua madre, anche lei è tornata a Walchensee. Sua nonna, come padrona di casa del Café Bucherer, non lo ha mai lasciato. È rimasta sempre con i piedi ben ancorati al terreno. E ha vissuto seguendo il ritmo e gli elementi della natura'. La Wonders parla con calma, in modo ritmato, quasi seguisse l'andamento delle onde. Il Walchensee è un luogo talmente magico per noi donne, un vero rifugio.’ In questo film gli uomini ricoprono un ruolo piuttosto "marginale", spiega la Wonders. Suo padre vive in un allevamento di cavalli in California, i suoi nonni si sono separati prima che lei nascesse. Lei stessa è madre single. Per un attimo la Wonders sembra stupirsi: ‘È come se ci fosse un qualcosa che si tramanda da generazioni’, dice, ‘compreso il fatto che io abbia una figlia femmina’. Nel film, il cerchio si chiude. Anna Werner si prende amorevolmente cura di sua madre fino alla sua morte, all'età di 104 anni. ‘Ora è pronta per il grande viaggio’ afferma la Werner nel film. Il viaggio di cui parla lei stessa da bambina. ‘Il lago di Walchensee è come un cronista immortale, il Walchensee è sempre lì’, dice la regista sedendosi sulla riva. Ma poi scappa a prendere la figlia che esce dall'asilo. Il film è dedicato a lei". (Marie Heßlinger, Süddeutsche Zeitung, 10.7.2020).
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ingresso gratuito
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Leif in Concert Regie: Christian Klandt, Farbe, 115 Min., 2018
Nach einer längeren Auszeit ist dies Lenes erster Arbeitstag in der Jazz-Blues-Bar, in der sie früher schon gearbeitet hatte: Lieferanten, Musiker, Freunde und Bekannte kommen ebenso vorbei wie das illuster besetzte Stammpublikum; und am Abend spielt der dänische Musiker Leif (aka Poorboy). Eine Liebeserklärung an den Mikrokosmos Kneipe, sein Geschichten und Gestalten, gefilmt vom Nachbartisch.
Eine Kneipe ist ein besonderer Ort: Lene hatte sich eine Auszeit gegönnt, nun steht sie wieder wie früher am Tresen der Jazz-Blues-Bar. Für diesen besonderen Abend hat sie den dänischen Musiker Leif (aka Poorboy) engagiert, den sie zwischenzeitlich kennengelernt hatte. Tagsüber schauen Lieferanten vorbei, andere Musiker zum Proben; Freunde und Bekannte bevölkern das Lokal bald ebenso wie das ausgesuchte Stammpublikum, darunter Ärzte-Drummer Bela B. Felsenheimer, Tilo Prückner, Jule Böwe und der Kriminalbiologe und Edutainer Dr. Mark Benecke. In den skurrilen Bargeschichten und Gesprächen geht es um Elfenpop, unsichtbare Handys oder Maden, die sich durch Leichen fressen; und wir dürfen gewissermaßen vom Nachbartisch aus mitlauschen. Zwischen 11 Uhr morgens und 1 Uhr nachts spielt die Liebeserklärung an verrauchte Kellerlokale, ihre Geschichten und Gestalten, wo auch immer sie gelegen sein mögen: Für die einen ist es die „Gute Stube“, für die anderen eine Bühne für allerlei Auftritte, eine eigene Welt, losgelöst von der da draußen, Mikrokosmos und Universum zugleich; es ist deshalb nur folgerichtig, dass der oft wunderbar improvisierte Film seinen schummrigen Drehort nie verlässt, die Magie wäre gebrochen.
Pressestimmen:
"Die Geschichten und Lebenswege der Gäste und Mitarbeiter der Kneipe, so unterschiedlich sie auch sind, finden hier zueinander, durch Lene und durch die Musik. Und jede dieser kleinen Begebenheiten ist ein Stück von Lenes großer Geschichte, von dieser Familie, die dieses dunkle verrauchte Kellerlokal zum schönsten Ort der Welt macht. Doch in Lenes Leben ist nicht alles eitel Sonnenschein. Es gibt Entscheidungen und Konflikte, vor denen sie sich drückt. Welcher Weg liegt vor ihr? Und was wäre, wenn das Konzert gar nicht stattfinden kann, wenn eine Kleinigkeit all ihre Planungen in Gefahr bringt? (…) Hier hat jeder mit jedem eine Beziehung, selbst wenn man zum ersten Mal da ist und alleine in der Ecke sitzt. Menschen tauchen auf, begegnen sich, interagieren miteinander oder auch nicht, wechseln, bedingen oder touchieren Geschichten anderer Figuren. Leif in Concert ist das Porträt einer Musik-Bar und deren Menschen mit ihren Weltthemen und Sehnsüchten. Und es ist vor allem die Geschichte einer jungen Bar-Frau, die versucht ihren Platz im Leben zu finden." (Martina Uckermann, Kölner News Journal, 17.6.2019).
"(…) es ist Gründonnerstag, das geltende Tanzverbot droht das geplante Konzert zu verhindern und Kneipenwirtin Lene muss entscheiden, ob sie sich darüber hinweg setzen und bei der Gelegenheit auch gleich die Weichen in ihrem Leben neu stellen will. Luise Heyer spielt diese Lene in Leif in Concert, einer Ode an die Stammkneipe, mit Wärme und Energie und ihrem ganzen Talent für die Darstellung nicht leicht zu durchschauender Gemütslagen. Und es ist ein Vergnügen, ihr dabei zuzusehen, wie sie den von Christian Klandt mit Dialog und Handlung bis zum Bersten angeräumten Laden, äh, Film, zusammen hält. In dem auch Godehard Giese in der Rolle eines Weinhändlers vorbeischaut und seinen gefährlichen Charme spielen lässt.“ (Alexandra Seitz, Berliner Zeitung).
"Eine Kneipe als Mikrokosmos für eine ganze Gesellschaft ist keine Neuigkeit im Kino. Eine Kneipe als Mikrokosmos für eine lässig erzählte multikulturelle Gesellschaft jenseits demagogisch herbeigeredeter Dystopien ist eine Erfrischung. Produzent Martin Lischke hat seinem Regisseur Christian Klandt die Möglichkeit gegeben, diese liebevolle und leidenschaftliche Verbeugung vor großer menschlicher Individualität und den kleinen Künsten mittels ungewöhnlicher Finanzierung und ebenso ungewöhnlicher Besetzung schnell, aber auch überzeugend und ausgesprochen unterhaltsam zu inszenieren. Alle Gewerke scheinen hier ihren angemessenen Platz zu haben. Die Kamera ist auffällig unauffällig, der Schnitt ist fantastisch, die Musik nicht nur wichtig, sondern hinreißend gut. Martin Lischke schaffte unter sicherlich nicht einfachen Bedingungen den Rahmen für einen waschechten Ensemblefilm – vor und hinter der Kamera." (Förderpreis Neues Deutsches Kino, filmportal.de, 8.7.2019).
Suoni, parole e immagini: un percorso interdisciplinare sul tema del Natale proposto da giovani pianisti, con musiche che attingono sia dal repertorio popolare natalizio che dagli autori più classici (come J.S. Bach e L. van Beethoven).
Il pianoforte commenterà la recita di poesie in italiano (U. Saba, S. Quasimodo, G. Ungaretti, G. Bordi, Teresa di Calcutta) e in tedesco (B. Brecht, R. M. Rilke, J. Mohr, W. Busch); le parole e i suoni di questa serata saranno accompagnati dalla proiezione di immagini ispirate al tema della Natività e provenienti dalle tradizioni pittoriche di diversi Paesi.
Per partecipare è necessario prenotarsi per tempo, telefonando al 333 575 3302. A causa dell’attuale situazione sanitaria l’accesso all’evento è consentito solo col greenpass. Durante il concerto è obbligatorio indossare la mascherina sanitaria.
Suoni, parole e immagini: un percorso interdisciplinare sul tema del Natale proposto da giovani pianisti, con musiche che attingono sia dal repertorio popolare natalizio che dagli autori più classici (come J.S. Bach e L. van Beethoven).
Il pianoforte commenterà la recita di poesie in italiano (U. Saba, S. Quasimodo, G. Ungaretti, G. Bordi, Teresa di Calcutta) e in tedesco (B. Brecht, R. M. Rilke, J. Mohr, W. Busch); le parole e i suoni di questa serata saranno accompagnati dalla proiezione di immagini ispirate al tema della Natività e provenienti dalle tradizioni pittoriche di diversi Paesi.
Per partecipare è necessario prenotarsi per tempo, telefonando al 333 575 3302. A causa dell’attuale situazione sanitaria l’accesso all’evento è consentito solo col greenpass. Durante il concerto è obbligatorio indossare la mascherina sanitaria.
Suoni, parole e immagini: un percorso interdisciplinare sul tema del Natale proposto da giovani pianisti, con musiche che attingono sia dal repertorio popolare natalizio che dagli autori più classici (come J.S. Bach e L. van Beethoven).
Il pianoforte commenterà la recita di poesie in italiano (U. Saba, S. Quasimodo, G. Ungaretti, G. Bordi, Teresa di Calcutta) e in tedesco (B. Brecht, R. M. Rilke, J. Mohr, W. Busch); le parole e i suoni di questa serata saranno accompagnati dalla proiezione di immagini ispirate al tema della Natività e provenienti dalle tradizioni pittoriche di diversi Paesi.
Per partecipare è necessario prenotarsi per tempo, telefonando al 333 575 3302. A causa dell’attuale situazione sanitaria l’accesso all’evento è consentito solo col greenpass. Durante il concerto è obbligatorio indossare la mascherina sanitaria.
Venerdì 12 novembre 2021, ore 21 Sala Arcangelo Corelli, Teatro Alighieri Via Mariani 2, Ravenna
Baritono: Gianandrea Navacchia Pianista: Marco Santi
Biglietti 5 euro, non numerati, in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri tel 0544 249244 (aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13. Il giovedì anche dalle 16 alle 18), online www.teatroalighieri.org, presso IAT di Ravenna e Cervia e presso le filiali de La Cassa di Ravenna, con 10% di diritti di prevendita.
Biglietteria il giorno del concerto dalle ore 20. Per info: ergoncerti1@yahoo.it
Venerdì 12 novembre 2021, ore 21 Sala Arcangelo Corelli, Teatro Alighieri Via Mariani 2, Ravenna
Baritono: Gianandrea Navacchia Pianista: Marco Santi
Biglietti 5 euro, non numerati, in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri tel 0544 249244 (aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13. Il giovedì anche dalle 16 alle 18), online www.teatroalighieri.org, presso IAT di Ravenna e Cervia e presso le filiali de La Cassa di Ravenna, con 10% di diritti di prevendita.
NATÜRLICH, la rassegna promossa dal Goethe-Institut, permetterà di riscoprire una serie di film straordinari e con loro un punto di vista sempre originale sulle piccole e grandi battaglie in nome della sostenibilità ambientale.
Venerdì 12 novembre 2021, ore 21 Sala Arcangelo Corelli, Teatro Alighieri Via Mariani 2, Ravenna
Baritono: Gianandrea Navacchia Pianista: Marco Santi
Biglietti 5 euro, non numerati, in vendita presso la biglietteria del Teatro Alighieri tel 0544 249244 (aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13. Il giovedì anche dalle 16 alle 18), online www.teatroalighieri.org, presso IAT di Ravenna e Cervia e presso le filiali de La Cassa di Ravenna, con 10% di diritti di prevendita.
L'Associazione Culturale Italo-Tedesca di Ravenna è lieta di presentare: Eléna Giroldi
Conferenza, sabato 23 ottobre 2021, ore 17:30 Sala Ragazzini, Largo Firenze 1, Ravenna
la nuova rassegna film del Goethe-Institut Rom
in tedesco con sottotitoli in italiano
NATÜRLICH, la rassegna promossa dal Goethe-Institut, permetterà di riscoprire una serie di film straordinari e con loro un punto di vista sempre originale sulle piccole e grandi battaglie in nome della sostenibilità ambientale.
Mer, 10.11.2021“Wackersdorf” D 2019, di Oliver Haffner
20.30 al Planetario di Ravenna, ingresso libero
Partnership con l’Associazione Culturale Italiana a Dresda
L’ACIT cura una cooparazione con la DIG Dresden (Deutsch-Italienische Gesellschaft Dresden e.V.). Antecipiamo una panoramica di bellissimi immagini della Regione Sassionia. E presto seguiranno degli eventi. (Foto: Talsperre Poel_Dirk Rückschloss)
Programma Erasmus+ : Adult education staff mobility
Il progetto, dal titolo “Più lingue, nuovi orizzonti”, di cui la Prof.ssa Riccarda Benelli è coordinatrice e responsabile, è cofinanziato dal programma europeo Erasmus+, e si realizzerà a Berlino entro dicembre 2021 per la durata di 5 giorni.
Rinomati autori e autrici di lingua tedesca leggono per voi dalle pagine di un loro romanzo, recentemente uscito in traduzione italiana. Leggono in tedesco, con sottotitoli in italiano, direttamente dalle loro abitazioni, i loro studi, o da dove preferiscono loro. Ogni lettura è preceduta da una breve introduzione.
Partnership con l'Associazione Culturale Italiana a Dresda
L’ACIT cura una cooperazione con la DIG Dresden (Deutsch-Italienische Gesellschaft Dresden e.V.). Antecipiamo una panoramica di bellissimi immagini della Regione Sassionia. E presto seguiranno degli eventi. (Foto: Stadtsilhouette von Dresden_Anja Upmeier )
Programma Erasmus+ :
Adult education staff mobility
Il progetto, dal titolo “Più lingue, nuovi orizzonti”, di cui la Prof.ssa Riccarda Benelli è coordinatrice e responsabile, è cofinanziato dal programma europeo Erasmus+, e si realizzerà a Berlino entro settembre 2021 per la durata di 5 giorni.
Rinomati autori e autrici di lingua tedesca leggono per voi dalle pagine di un loro romanzo, recentemente uscito in traduzione italiana. Leggono in tedesco, con sottotitoli in italiano, direttamente dalle loro abitazioni, i loro studi, o da dove preferiscono loro. Ogni lettura è preceduta da una breve introduzione.